Terremoto, prevenzione e bufale

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In questi giorni si susseguono le interviste in televisione ai vari geologi, si leggono articoli di giornale che potrebbero essere stati scritti anche durante il terremoto del 1997 che ha colpito l’Umbria, perché gli appelli affinché si costruisca bene e subito sono gli stessi di 19 anni fa, come potrebbero essere gli stessi dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 o di quello del Friuli del 1976 o potrebbero essere gli stessi dopo un evento alluvionale come quello di Genova dopo il quale ben poco è stato fatto.

Esaminando su Google Trends la parola “geologo”, si nota che questa presenta un picco nelle ricerche subito dopo i terremoti, vedi Amatrice e l’Aquila.

Il geologo non è il professionista da cercare dopo un terremoto o un alluvione, bensì prima, perché molto si può fare in fase di prevenzione sia i cittadini che noi geologi.

Come ho scritto in un articolo di qualche mese addietro, è inaccettabile che nel 2016 si assista a crolli e gente sfollata dopo un terremoto perché le tecnologie per costruire bene ed a norma ci sono, le leggi pure, i tecnici (geologi, ingegneri ed architetti) ci sono, manca la sensibilità, manca la volontà, manca la cultura della prevenzione. Ricordiamoci che la maggior parte del territorio italiano è a rischio sismico e che ad uccidere non è il terremoto ma le case costruite non a norma o peggio abusive.

Dopo ogni terremoto e seguendo una scia che dura alcuni mesi, spuntano sul web gli articoli-bufala allarmistici scritti per infondere paura nelle popolazioni già colpite dal sisma ed in quelle che vivono in aree a rischio sismico; ne sono un esempio i vari articoletti sul vulcano Marsili, o quelli su di una ipotetica “forte” scossa sismica che dovrebbe colpire il sud Italia; un esempio di cattivo giornalismo è apparso su La repubblica di oggi 29 Ottobre la quale intitola un trafiletto in questo modo: “Ustica, scossa del 5.7 nella zona del Marsili”….. la scossa è avvenuta ad Ustica o vicino il Marsili??? In nessuno dei due posti, è avvenuta a più di 400 Km di profondità a centinaia di chilometri sia da Ustica che dal Marsili.

Dopo ogni terremoto spuntano anche coloro che dicono di avere mezzi e strumenti per predire i terremoti, gente che non ha studiato scienze geologiche e che nella vita si occupa di altro, questi sono solo degli ignoranti in materia di geologia ed ignoranti sono anche coloro che li seguono e ci credono. Bisogna informarsi solo presso i siti istituzionali come quello dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, INGV, il quale è composto da geologi i quali sono gli unici che possono spiegare e dare notizie attendibili riguardo i terremoti.

Noi tutti cittadini dobbiamo chiederci se le case in cui abitiamo rispettino le norme antisismiche e così anche gli amministratori devono verificare che tutti gli edifici pubblici rispettino le norme antisismiche e che la ricostruzione avvenga seguendo tali norme e non come si è fatto nel recente passato in alcuni casi, vedi Camerino o Norcia, dove i lavori di adeguamento sismico non sono stati effettuati seguendo tali norme.

                                                                                        Fabrizio Citarrella