Il geologo: “la casa non doveva essere costruita lì”

All’alba di Venerdi 27 Novembre, un masso di 35-40 metri cubi si è staccato dal costone roccioso di Monte Gallo a Mondello, Palermo ed ha travolto una villetta in via Calpurnio uccidendo una anziana persona mentre dormiva nel suo letto e ferendone altre due. Gli abitanti delle ville vicine sono stati fatti evacuare. Anche nel 2009 si era verificato lo stesso fenomeno in una villa vicina ma i lavori per la messa in sicurezza del costone roccioso non sono mai iniziati.

Il Presidente del Coniglio Nazionale dei Geologi Gian Vito Graziano ha ribadito che quella casa non doveva essere costruita in quel luogo, così come quelle vicine perché come segnalato dal P.A.I., il Piano di Assetto Idrogeologico, la zona ricade in zona R4 cioè ad alto rischio.

La fascia pedemontana di Capo Gallo, così come quella dell’Addaura ricadono in zona R4 ed infatti nel recente passato si sono verificati diversi episodi di frane da crollo, il penultimo il 3 Settembre scorso quando un grosso masso si è staccato dalla parete rocciosa ed è finito sulla strada che conduce a Monte Pellegrino, la via Monte Ercta, arrestando la sua corsa nelle vicinanze di una abitazione.

Un altro crollo si è verificato il 31 Dicembre 2014 quando un altro grosso masso ha sfondato una abitazione all’Addaura fortunatamente senza causare vittime.

Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano, afferma che oggi, le norme più stringenti, avrebbero impedito di costruire in queste zone ad alto rischio ed aggiunge che le soluzioni sono due e cioè o delocalizzare quelle abitazioni oppure procedere con opere di stabilizzazione dei versanti. Inoltre il Presidente Graziano dice che “il rischio idrogeologico è un tema verso cui il governo nazionale inizia ora a dimostrare attenzione, ma su cui la Regione Sicilia deve fare di più; per esempio Il gruppo di difesa del suolo è andato avanti per lungo tempo con personale con contratti a tempo, contratti che non sono stati più rinnovati. Il Governo Crocetta si dimostra attento ai forestali, che occupano piazze e strade e sono un bacino di voti, e meno a ingegneri e geologi che restano una risorsa preziosa per la salvaguardia del territorio”.

                                                       Fabrizio Citarrella

Fonte: www.palermo.meridionews.it